Perché Scegliere Abbigliamento Sostenibile?

  • Importanza della sostenibilità nella moda
  • Come rendere la moda più sostenibile
  • Cosa significa abbigliamento sostenibile?
  • Quali sono i tessuti sostenibiliI vantaggi delle fibre naturali rispetto al poliestere
  • Come scegliere capi eco-friendly?
  • Cosa possiamo fare per la moda sostenibile?

Importanza della sostenibilità nella moda

La moda sostenibile è un argomento di grande attualità in questi ultimi anni.

moda sostenibile

La maggior parte degli abiti che indossiamo sono prodotti in Paesi in via di sviluppo, in cui i lavoratori sono sottopagati e costretti a operare in condizioni pericolose, in cui sono esposti a gravi agenti chimici che ne danneggiano le condizioni di salute. Inoltre, questo tipo di filiera risulta altamente impattante sull’ambiente e sull’ecosistema: sono le basi della Fast Fashion.

La moda sostenibile (o ecosostenibile), in inglese Sustainable fashion (o eco fashion), è una corrente culturale che mira a un’evoluzione del processo produttivo dell’industria della moda, affinché sia maggiore l’attenzione verso le tutele dei lavoratori e l’impatto ambientale.

«Le definizioni "moda sostenibile" o "moda per la sostenibilità" indicano dunque la consapevolezza delle influenze sistemiche ed interconnessioni complesse e di lungo periodo tra contesti materiali, sociali e culturali nella moda. La moda sostenibile è responsabilità dei cittadini, del settore pubblico e privato» (Wikipedia).

Come rendere la moda più sostenibile

La moda sostenibile si pone a contrasto con il modello produttivo vigente, prendono in considerazione in primis i concetti di rispetto ambientale e umano, comprendendo tutte le fasi di produzione: dalla progettazione alla fabbricazione finendo alla distribuzione e vendita.

Cosa significa abbigliamento sostenibile?

Le soluzioni proposte nell’ambito della moda sostenibile riguardano quindi 3 principali aspetti: le materie prime impiegate, il rispetto dell’ambiente e della manodopera.

Fibre Naturali

L’abbigliamento sostenibile si distingue per l’utilizzo di fibre naturali di origine biologica, con tutti i vantaggi annessi. Faccio l’esempio del Cotone, che resta la fibra più diffusa e utilizzata:

  • la coltivazione del cotone tradizionale fa un largo uso di pesticidi, fino al 16% di quelli utilizzati globalmente, dei quali 8 su 10 classificati come molto pericolosi, un impiego considerevole di acqua, si calcola fino a 2700 litri di acqua per produrre una sola maglietta, pari a circa 18 vasche da bagno; 
  • la coltivazione del cotone Biologico non prevede l’utilizzo di pesticidi, riduce l’impatto dell’inquinamento idrico e il suo consumo, si calcolano circa 250 litri di acqua per la produzione di una sola t-shirt, quindi solo il 10% rispetto a quello tradizionale.

Produzione sostenibile

Tutta la filiera vede pratiche di produzione meno impattanti, per esempio

  • sistemi a circuito chiuso per il recupero delle acque utilizzate 
  • l’utilizzo di colorazioni non chimiche e non dannose per l’ambiente e per noi 

Produzione etica

Promuove il rispetto per la manodopera, garantendo posti di lavoro salubri e stipendi ben retribuiti.


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Quali sono i tessuti sostenibili

Nella moda sostenibile le materie prime impiegate sono fibre naturali di minor impatto ambientale, meno inquinanti, che possono essere recuperate o riciclate: si possono suddividere in due grandi categorie, quelle di origine vegetale come cotone biologico, canapa, lino, e quelle di origine animale come lana e cashmere. 

Quali sono i vantaggi delle fibre naturali rispetto al poliestere

L'abbigliamento naturale, ottenuto secondo i vari principi elencati finora, risulta un prodotto di alta qualità e di lunga durata nel tempo, non l’abito usa e getta pagato poco che potremo indossare altrettanto poco tempo. Data la scarsa qualità, gli abiti del settore fast-fashion composti da fibre sintetiche, come il poliestere, si rovinano con gran facilità, non offrendo neanche la possibilità di essere riparati.

Al contrario, l’utilizzo di fibre tessili di elevato standard, ci permette di aggiustare eventuali danni causati dall’usura o di poter recuperare il tessuto e trasformalo nuovamente, o sotto la forma di riciclo, o quella dell’upcycling, in cui capi di abbigliamento vengono riutilizzati e ripensati trasformandoli in nuovi prodotti, riducendo così gli sprechi: questa è la vera sostenibilità, consumare meno, ma consumare meglio.

Benefici per l’ambiente e per chi lo indossa

I vantaggi sono quindi sia ambientali che per il nostro stesso benessere. L’abbigliamento in fibre sintetiche prevede un largo uso di prodotti chimici, che vanno a danno della nostra salute, potenziali cause di intossicazioni e allergie. Al contrario, l’abbigliamento biologico risulta essere anallergico, data l’assenza di sostanze chimiche pericolose.

Come scegliere capi eco-friendly?

Sono molti i brand che stanno puntando a questo ‘nuovo’ settore della moda, sia italiani che stranieri. Molti a primo impatto non risultano economici, specie se confrontati ai marchi di grande produzione della fast fashion. Ma, come abbiamo scritto nell’introduzione, in questo caso non ci sono costi nascosti, si dà maggior valore alla qualità del prodotto e alla sua durata nel tempo.Altri modelli virtuosi nel settore dell'abbigliamento ecosostenibile sono quelle aziende che producono i loro prodotti partendo da materie prime seconde, ovvero materiali riciclati, rigenerati e trasformati: esempi di economia circolare come il recupero scarti di pelle o quello dei filati rigenerati, che riducono notevolmente anche i costi sul prodotto finito.Certificazioni da considerareÈ possibile riconoscere un marchio di abbigliamento sostenibile dalle certificazioni e dalle etichette che ne riportano la composizione dei tessuti.Esistono degli enti internazionali che certificano le pratiche di produzione, la manodopera, del quale fidarsi. Alcuni esempi sono GOTS Global Organic Textile Standard come garanzia della provenienza biologica dei tessuti e Oeko-tex, garanzia per la salute dei consumatori che verifica l’assenza di sostanze tossiche su ciò che indossiamo.Materiali da prediligereTra le fibre naturali più impiegate e conosciute nella moda sostenibile ci sono il cotone biologico certificato, il lino, la canapa, il kapok, il ramié, il cocco, l’ananas, la ginestra. Ci sono poi le fibre artificiali, le viscose, come l’EcoVero, il bambù, o fibra di bamboo, una fibra naturale molto versatile, fresca e priva di OGM. Tra i materiali naturali, tra i più utilizzati negli ultimi anni c’è sicuramente il tencel o Lyocell, fibra ottenuta dalla polpa di legno dagli alberi di eucalipto, una cellulosa più compatibile dal punto di vista ambientale.Altri importanti tessuti a basso impatto ambientale sono quelli riciclati o rigenerati, come per esempio la lana rigenerata, il cashmere rigenerato o la seta. Materiali che possono anche essere definiti cruelty-free.

Cosa possiamo fare per la moda sostenibile?

L’atteggiamento del consumatore consapevole e critico è il primo passo per sostenere la moda ecosostenibile. Porci delle domande: ‘chi l’ha prodotto’ ‘perché costa così poco questo vestito’ sono solo alcune delle questioni che possiamo formulare. Informaci sull’azienda di produzione, guardare e imparare a leggere le etichette, per renderci conto della composizione dei tessuti che andremo a indossare e del luogo di produzione. E, infine, non di poca importanza, imparare a prenderci cura dei nostri abiti, trattarli e lavarli con le giuste cure, magari ripararli se possibile, per permettere di farli durare sempre più nel tempo.

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